Analisi (di parte) delle liste presentate a Piano di Sorrento

E’ vero che potrà sembrare un ‘tirare l’acqua al proprio mulino’, ma su questo spazio ho spesso fatto analisi sulle elezioni in corso, quindi, sebbene sia impegnato in prima persona vorrei provare a farlo anche per le liste presentate a Piano di Sorrento.
Iniziamo da quella del Sindaco Ruggiero.
Dei sedici nomi ci sono solo tre donne.
Dodici su sedici sono consiglieri comunali uscenti, di cui quattro(Alberto Maggio, Daniele Acampora, Maurizio Gargiulo e Antonio Russo), sono passati dalla minoranza alla maggioranza.
Confermati tutti gli Assessori tranne Mario Russo, che si è dimesso ed è fuori dalla competizione e ‘Geppino’ Russo, che mette fine a una carriera politica che sembrava eterna.
Di nuovo c’è poco, ma la macchina organizzativa messa in piedi dal Sindaco Ruggiero sembra possente, ed in effetti ci si trova di fronte a quella che sembra elettoralmente una corazzata, almeno in termini di voto potenziale.
Il fatto di ‘imbarcare’ la minoranza consiliare, onestamente l’ho poco apprezzato. Non mi piacciono i trasformismi.
Francesco Ciampa, dell’Italia dei Valori, si candida anche lui col Sindaco, scelta che onestamente trovo opinabile, viste le egregie battaglie fatte dall’Idv di Sorrento (Avv. Antonetti) contro i parcheggi interrati e per la salvaguardia del territorio. Al contrario, Piano è terra di conquista per i vari costruttori locali visto il proliferare di box auto realizzati sventrando i giardini della città.
Passiamo alla lista “In Primo Piano” di Giovanni Iaccarino.
Dei sedici nomi, cinque sono donne ed è per questo la lista col numero più alto di donne.
Tre su sedici si sono già presentati alle elezioni comunali e sono Luigi Ponticorvo, Raffaele Esposito ed Antonio Volpe.
Gli altri tredici sono alla loro ‘prima volta’. Quindi un operazione che io giudico avventata, ma coraggiosa in termini di rinnovamento da parte di Giovanni Iaccarino è stata fatta. Si è evitato di prendere ciò che non trovava spazio nelle altre liste.
In termini elettorali si parte di sicuro svantaggiati, la macchina organizzativa non dispone delle risorse economiche di quella del Sindaco, ma ci sono un pò di risorse umane e militanti che potrebbero sopperire alle mancanze.
Quello che non ha funzionato è stato ‘unire le opposizioni’ soltanto a poco più di un mese e mezzo dalla presentazione delle liste, sottraendo tempo alla campagna elettorale.
Giovanni Iaccarino però, ha già vinto la sua scommessa, presentandosi come competitor ufficiale di Ruggiero; ed è stato in grado, nonostante tutto, di unire una fetta importante di paese, anche tanti giovani: cinque candidati sono sotto i trent’anni e provengono da varie esperienze dell’associazionismo carottese.
Finiamo con Zurino.
Aver presentato una lista a cui non credeva nessuno è già da apprezzare.
I candidati sono tutti nuovi, a parte Zurino stesso che è consigliere uscente. La lista però conta solo dodici elementi, invece dei sedici a disposizione.
Fa strano che sia stato in maggioranza fino all’ultimo giorno e nonostante questo abbia scelto per sè l’appellativo di disobbediente.
Spero che dimostri il suo ‘essere giovane’, battendosi per il sorteggio degli scrutatori, visto che è uno dei consiglieri che fa parte della commissione elettorale. Negli anni passati non ha detto una parola sul tema.
Infine visti i numerosi incontri avuti col Sindaco ed esponenti della maggioranza fino all’ultimo giorno, non smette di aleggiare il sospetto di “lista civetta”.
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